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Btp Day, la ternana Sara Tommasi si spoglia davanti al bancomat


Clamorosa iniziativa a Roma mentre i risparmiatori compravano Bot e Cct
Sara Tommasi protesta in mutande a Roma

Si è spogliata contro la crisi e contro le banche. La showgirl Sara Tommasi si è messa in mutande davanti a un bancomat a Roma durante il Btp Day.

Btp Day La giornata del risparmio, l’hanno chiamata. Il giorno scelto sulla scorta dell’appello dell’imprenditore Giuliano Melani, che comprando una pagina sul Corriere della sera, ha invitato tutti gli italiani di buona volontà ad acquistare titoli di Stato per aiutare l’Italia a uscire dalla crisi.

La protesta di Sara E mentre tanti italiani e tanti umbri compravavo Bot e Cct, c’era chi metteva in scena proteste eclatanti: la showgirl ternana Sara Tpmmasi, ad esempio, si metteva in mutande davanti a un bancomat a Roma, suscitando curiosità e incredulità tra i passanti. Immediatamente foto e video hanno iniziato a invadere la rete. La Tommasi, insieme ad altri umbri, già in passato si era resa protagonista delle cronache a metà tra gossip e politica per le presunte partecipazioni alle feste di Arcore con il premier Berlusconi. Disse di essere stata fidanzata di Paolo Berlusconi, sulla scia della polemica per i famosi sms.

Gli psichiatri: "Breivik non responsabile" Infermità mentale per il carnefice di Utoya


Questo il giudizio dei due esperti incaricati della perizia sull'uomo che terrorizzò la Norvegia lo scorso 22 luglio, quando fece esplodere una bomba nel centro di Oslo per poi spostarsi sull'isola di Utoya e sparare sui giovani di un raduno politico. Bilancio: 77 vittime. La procura: "Potrebbe evitare il carcere, ma restare a vita in manicomio"

OSLO - Anders Behring Breivik è malato, uno psicotico, quindi non può essere considerato responsabile degli attacchi del 22 luglio. Così hanno concluso gli psichiatri Synne Serheim e Torgeir Husby, incaricati di redigere la perizia sul 32enne che l'estate scorsa seminò il terrore in Norvegia, dapprima con un attacco dinamitardo nel centro di Oslo in cui morirono otto persone, poi massacrando a fucilate 69 persone sull'isola di Utoya e ferendone 151. Breivik, per gli esperti, al momento dei fatti non era in possesso delle sue facoltà mentali. Di conseguenza, va internato e non condannato al carcere.

I due psichiatri hanno consegnato stamattina il loro rapporto al tribunale di Oslo. Un documento di 240 pagine da cui dipenderà inevitabilmente il tipo di pena a cui andrà incontro Breivik. Il giudizio dei due periti solleva l'assassino da responsabilità penali, indicando l'ospedale psichiatrico quale sua destinazione. "Non abbiamo alcun dubbio sulle nostre conclusioni" ha dichiarato il dottor Torgeir Husby al suo arrivo in tribunale, dove è stato letteralmente assediato dai giornalisti.

In conferenza stampa, il procuratore Svein Holden, citando le conclusioni del rapporto, ha dichiarato che Breivik "ha sviluppato nel tempo una forma di schizofrenia paranoica. Vive nel suo delirante universo e i suoi pensieri e le sue azioni sono governati da quell'universo". Per questo, conferma il magistrato, "potrà essere condannato all'internamento, non al carcere". Ma, aggiunge un altro procuratore, Inga Bejer Engh, il trattamento mentale obbligatorio di Breivik "potrebbe essere a vita".

Il 14 novembre scorso, Breivik era apparso di fronte al giudice Torkjel Nesheim che aveva prorogato la detenzione preventiva nel carcere di massima sicurezza di Ila, a pochi chilometri dalla capitale. Breivik aveva ammesso di essere l'autore del duplice attacco ma si era rifiutato di dichiararsi colpevole, sostenendo che le sue azioni sono state "atroci ma necessarie". Per scandagliare nella sua mente, i due psichiatri lo hanno intervistato 13 volte nella prigione di Ila. "Breivik ha collaborato", ha commentato ancora il dottor Husby.

Il 22 luglio, Breivik fece esplodere un ordigno nelle vicinanze della sede del governo norvegese a Oslo. Morirono otto persone, ma si trattava "solo" di un diversivo, per concentrare l'attenzione delle forze di polizia nella zona dell'attentato, mentre lui raggiungeva l'isola di Utoya, una quarantina di chilometri a nord-ovest della capitale, dove era in corso un raduno di giovani militanti socialdemocratici. Fu il terrore. Vestito da poliziotto, Breivik avvicinò i ragazzi e iniziò a far fuoco. Furono 69 le vittime, quasi tutte giovanissime. Una volta catturato, Breivik si dichiarò "crociato contro l'invasione musulmana" e la diffusione del multiculturalismo in Europa

Il processo a Breivik dovrebbe aprirsi il prossimo 16 aprile, durata prevista intorno alle 10 settimane. Il massimo della pena previsto dalla legge norvegese per il reato di strage è di 21 anni di prigione, ma il codice lascia alle autorità il potere di tenere il detenuto dietro le sbarre fino a quando sia ritenuto pericoloso per la società. Se, come accaduto nei casi precedenti, il tribunale non sconfesserà il lavoro degli psichiatri, Breivik il carcere non lo vedrà. Entrerà probabilmente in manicomio, dove sarebbe sottoposto periodicamente a valutazioni sul decorso della malattia, sul suo stato mentale e sulla sua pericolosità. Breivik potrebbe non uscirne mai più.

Quanto auspicano le famiglie delle vittime, come hanno chiarito i loro legali. L'obiettivo, per loro, è assicurarsi che Breivik non torni mai più libero. "Qualsiasi come succeda al caso - ha detto uno degli avvocati -, non importa quale sia la conclusione, il fatto è che Breivik rimarrà recluso. Che sia considerato sano di mente dal punto di vista giuridico è un dibattito puramente psichiatrico. La cosa più importante per il mio cliente è che non sia più libero di camminare per strada".

Assolda un killer per uccidere il marito Lui si insospettisce e la fa arrestare



In via di separazione dal marito, assolda un killer per farlo uccidere ma, scoperta, finisce denunciata per tentato omicidio. La storia ha per protagonisti due professionisti della Crema-bene, lei 37 anni, lui 43. Proprio durante le complicate fasi di divorzio, e di definizione di alimenti, matura la decisione di eliminarlo. Ma fa il passo falso. Confida il progetto a un'amica. Qualche giorno dopo, il marito viene a saperlo. Superato lo choc iniziale, l'uomo varca la soglia del commissariato di polizia e racconta tutto. Daniel Segre, vice questore, dice:«Prendiamo immediatamente la decisione di fornirglielo noi il killer: quantomeno è finto. Un nostro uomo la contatta. Le dice che è pronto a tutto». Lei ci casca e inizia a pianificare il delitto, una «rapina finita male». Viene pattuita la cifra totale di 5mila euro. Quando la donna arriva al luogo pattuito per consegnare l'acconto, 2mila euro, gli agenti la bloccano mentre sta pagando «in contanti e con banconote da piccolo taglio». Come ha visto al cinema.

Facebook: identificato il creatore del gruppo “Sosteniamo i diritti dei pedofili”


La gente ha volte non sta bene con la testa o, molto semplicemente, non ha nulla da fare che cercare di attirare l’attenzione su di sè nei modi più idioti e rivoltanti possibili. Ma, per fortuna, c’è la giustizia che fa il suo corso.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, coordinata dalla locale Procura Distrettuale della Repubblica, infatti, ha individuato il creatore del gruppo su Facebook “Sosteniamo i diritti dei pedofili“, creato il 24 Maggio scorso e che in poche ore, prima di essere oscurato, aveva avuto migliaia di contatti e 35 adesioni con “Mi piace“.

L’incriminato è uno studente di 20 anni, residente a Milano, che si è giustificando dicendo come si trattasse soltanto di una semplice provocazione.

Il gruppo era stato segnalato dall’associazione Meter di don Fortunato Di Noto, sottolineando come, sebbene fosse nato da pochissime ore, fosse già inondato di scritte, adesioni e commenti.

Durante una perquisizione nell’abitazione dell’indagato, disposta dalla procura di Catania, il 20enne milanese ha immediatamente confessato ai poliziotti di avere creato quella pagina per uno scherzo, ritenendosi un “Troll“.

Un “Troll“, su internet, sarebbe un soggetto che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi fortemente provocatori, che irritato, fuori luogo o semplicemente senza senso, con la finalità di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi.

La procura distrettuale ha indagato il ragazzo per istigazione a delinquere. Gli atti dell’inchiesta saranno trasferiti per competenza alla Procura distrettuale di Milano.

Record: la casa della sbornia





Ryan Froerer è un agente immobiliare che può tranquillamente affermare di averle viste proprio tutte nella vita. Un pò di tempo addietro, infatti, a Ryan è capitato di dover affrontare il mastodontico problema di una casa piena fino all’orlo di lattine di birra. E quando dico “fino all’orlo” vi prego di prendermi alla lettera.
Le 70.000 lattine di birra scoperte all’interno di questa casa, che potete osservare nelle immagini di questo articolo, erano ammassate ovunque fino a nascondere il mobilio.

La persona che viveva in questo sfacelo a quanto pare ha occupato la casa per otto anni, vivendo senza acqua corrente nè riscaldamento. Ironicamente, a quanto hanno raccontato i vicini il misterioso inquilino dall’esterno appariva una persona impeccabile, sempre in tempo con l’affitto e mai problematico.
“E’ stata la cosa più disgustosa che abbia mai visto”, ha dichiarato il signor Froerer: “E’ incredibile che un essere umano possa vivere così”.
Riciclare le lattine, che negli Stati Uniti produce un piccolo profitto offerto per incoraggiare all’ambientalismo, ha fruttato 800 $ (505 €). Con un semplice calcolo si può affermare che per ritrovarsi circondati da una simile quantità di alluminio occorre bere 24 birre al giorno, ogni giorno, per otto anni.

DARREN, 'DROGATO' DI COLA: "18 LATTINE AL GIORNO"


MANCHESTER - Non provate a toccargli la sua scorta di Diet Cola (la nostra Coca Cola Light), potrebbe diventare nervoso. Stiamo parlando di Darren Jones, un 38enne che ha ammesso di essere dipendente dalla bevanda senza zucchero: «Ormai domina la mia vita. ne bevo 18 lattine al giorno». Jones, padre di due bambini, ormai vede la Cola come una vera e propria droga, tanto che se non ne beve per un pò diventa lunatico e irritabile. Ma i suoi numeri sono impressionanti: 18 lattine al giorno, che equivalgono a 42 litri a settimana; per una dipendenza che gli costa circa 3.000 sterline ogni anno. «Non posso stare senza berla, - afferma Darren - infatti i miei parenti dicono che sono insopportabile». L'uomo sostiene che il suo problema con la bevanda è peggiorato negli ultimi anni, ma è convinto che l'abuso non abbia causato alcun problema di tipo medico. Però alcuni specialisti, come il dottor Owen-Smith, lo smentiscono: «La Diet Coke contiene dolcificanti artificiali e caffeina. Entrambe sono sostanze che, se assimilate in quantità esagerate, possono creare disturbi a lungo e breve termine».

"PRONTA LA TASSA SUGLI ANIMALI". RIVOLTA SUL WEB CONTRO MONTI


ROMA - Italiani disposti a "stringere la cinghia" per uscire dalla crisi finanziaria ma non se questo va a discapito dei loro amici a quattro zampe. La sola ipotesi di una tazza sugli animali domestici sta facendo andare il tilt il web, con messaggi di fuoco scritti dai padroni di cani che non ci vedono più dalla rabbia.

Già prima della nomina di Monti come premier, è iniziata a circolare la notizia che l'Agenzia delle Entrate avesse deciso di inserire come beni di lusso gli animali domestici, così come le spese per affrontare le cure mediche necessarie in caso di malattia.
Tanto è bastato perchè il Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari, Marco Meloni, denunciasse il fatto, poco tempo fa, sulle pagine deIl Corriere della Sera, definendo gli animali da compagnia,più che un lusso, una vera risorsa psicologica e sociale per i nuclei familiari che li ospitano.
Secondo Meloni, sulle spalle di chi possiede un animale domestico gravano già abbastanza tasse, dalla riduzione delle detrazioni sulle spese veterinarie per cani e gatti all’iva, che per spese di cibo e cure mediche sarebbe arrivata ai massimi livelli. "E' l’ennesima allucinazione del fisco nazionale”, ha concluso Meloni nella sua intervista.

Gli utenti di Twitter e Facebook, invece, nelle ultime ore stanno usando parole decisamente più infuocate. Sarebbe partito proprio su Facebook, prima ancora di una comunicazione ufficiale, una catena per fermare questa "follia":

IL GOVERNO MONTI VUOLE FAR DIVENTARE IL CANE UN BENE DI LUSSO, E TASSARLO COME TALE! Primo: il cane non e' un "bene", ma fa parte del nucleo familiare...secondo: cosa facciamo, incentiviamo gli abbandoni e scoraggiamo le adozioni dai canili? Bene, Benissimo.. per favore cliccate condividi per divulgare la notizia, sta cosa è pazzesca!!!

Intanto su Twitter volano mini-messaggi come:

"iva al 22 o 23 e tasse sugli animali domestici e loro cure!va bene cosi..non sanno piu dove prenderceli!menomale c'e' monti"

oppure:

"Se Monti tasserà davvero gli animali domestici come bene di lusso vado via da questo paese che non mi rappresenta più..."

"cos'è sta storia che Monti vuole tassare gli animali domenstici perchè beni di lusso? uè Pio devoto Monti, ti sei già scordato S.Francesco?"

Durante il minuto di silenzio Montolivo sorride, poi chiede scusa


Le immagini televisive hanno infatti mostrato come Riccardo Montolivo si sia messo a ridere in modo apparentemente inspiegabile durante il minuto di silenzio osservato al Bentegodi prima della sfida con il Chievo. Un fatto molto spiacevole, che ha portato le scuse del giocatore: "Mi sono vergognato quando ho visto il fotogramma del mio sorriso durante il minuto di silenzio e di raccoglimento per le vittime dell'alluvione, una smorfia che non ricordo, inspiegabile e totalmente fuori luogo".

I Soliti Idioti sbanca il botteghino: oltre 700,000 euro in 24 ore


716.000 euro incassati in appena 24 ore. I Soliti Idioti ha letteralmente sbancato il venerdì cinematografico nazionale, puntando con forza ad un weekend da record. Perché se il maltempo che si è abbattuto sul Paese finirà per spingere migliaia di connazionali in sala, dopo aver distrutto Genova, la commedia Medusa rischia seriamente di abbattere il muro dei 4/5 milioni di euro incassati in 3 giorni.

Il moltiplicatore, d’altronde, è chiaro. Gli incassi del venerdì solitamente raddoppiano al sabato, per poi triplicare, se non quadruplicare, con l’arrivo della domenica. Dopo aver ‘inventato’ e macinato record con Checco Zalone, Pietro Valsecchi ha nuovamente fatto centro, dando fiducia ad un duo televisivo che si pensava lontano anni luce dai ‘tempi’ cinematografici.

Dove fallì il ‘fenomeno televisivo’ Boris, pochi mesi fa, ha invece fatto centro il ciclone I Soliti Idioti, ad un passo dal diventare il primo ‘caso’ da botteghino della stagione. Rivitalizzato, dopo mesi e mesi di magra, a suon di ‘dai ca**o‘.

Allarme a Genova Bisagno al limite


Violento nubifragio si abbatte sulla città. Protezione Civile convoca comitato operativo

GENOVA - I morti nell'alluvione di Genova sono 6. Lo hanno confermato i vigili del fuoco di Genova: quattro adulti e due bambini. Cinque morti sono già stati recuperati, si sta cercando il sesto, un bambino.

'MI SONO GETTATO NEL FANGO MA BIMBO ERA MORTO' - Rosario Gioia, 38 anni, operaio disoccupato di Genova, è un eroe mancato: in via Fereggiano ha visto una donna e due bambini scomparire nella piena. Lui si è gettato nel fango, è riuscito ad afferrare il bimbo di un anno. Ma quando lo ha estratto dal fango, il bimbo era già morto. E' stato lui stesso a raccontarlo all'Ansa.

GABRIELLI CONVOCA COMITATO OPERATIVO P. CIVILE - Il capo del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli ha convocato per le 17 di oggi il comitato operativo della Protezione civile per seguire l'evolversi della situazione del maltempo che ha colpito il nord-ovest dell'Italia e in particolare la Liguria.

GABRIELLI, A BREVE NUOVA COMMISSIONE GRANDI RISCHI - A metà novembre sarà insediata una nuova Commissione grandi rischi, con la partecipazione della Protezione civile e del mondo dell'Università. Lo ha annunciato oggi Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione civile, intervenendo a un convegno su alluvione del 1966 e prevenzione del rischio idrogeologico a Firenze. "Tra il mondo della protezione civile e il mondo dell'accademia e dell'università - ha spiegato - si apre una nuova frontiera, un nuovo momento di interlocuzione". Secondo Gabrielli "questo Paese ha due grandi risorse, che sono il suo territorio così straordinario e le sue grandi intelligenze. Alla metà di novembre noi concluderemo questo percorso che è iniziato qualche mese fa, a significare che non ci chiudiamo al mondo della scienza e della conoscenza, ma ci apriamo perché abbiamo profondo bisogno delle conoscenze che questo mondo può dare a quello della Protezione civile".

GENOVA; VOCI DI ALCUNI DISPERSI NELL'ALLUVIONE - Ci sarebbero anche alcuni dispersi nell'alluvione che in queste ore sta colpendo Genova. Secondo voci non confermate da fonti ufficiali, tra i dispersi ci sarebbe una ragazzina di 15 anni.

GENOVA; SUPERSTITE ESTRATTO DA AUTO PER MIRACOLO - "Non so come ho fatto a salvarmi, ringrazio due ragazzi che hanno sfondato il parabrezza e mi hanno aiutato a uscire". Giovanni De Pellegrini, ex linotipista del quotidiano 'Il Lavoro' di Genova è salvo per miracolo, scampato all'onda di piena che ha invaso il sottopasso di via Canevari, a fianco della stazione Brignole, a Genova. "Avevo appena imboccato il tunnel verso monte. Fatti pochi metri l'auto si è bloccata nell'acqua. Non riuscivo più a uscire. Due ragazzi con un crick hanno sfondato il mio parabrezza e mi hanno fatto uscire". Pochi attimi dopo la piena ha scaraventato la sua Honda fuori dal tunnel decine di metri più a valle, dove sono ammassate altre auto portate dal Bisagno esondato.

GENOVA; PROTEZIONE CIVILE, LASCIARE ZONE BISAGNO - Sembra scongiurata, almeno per ora, l'onda di piena del Bisagno, il torrente esondato questa mattina a Genova. Lo comunica la protezione civile regionale, che lancia un appello: "tutti quelli che si trovano nell'area del Bisagno si allontanino". La protezione civile invita inoltre a "chiudere tutte le attività" e consiglia a chi non può allontanarsi di "trovare riparo ai primi piani delle abitazioni".

GENOVA; STRAPPATA CONDUTTURA GAS - La furia dell'acqua straripata in via Ferreggiano, a Genova, ha strappato la conduttura del gas che correva interrata lungo l'omonimo torrente. Nella zona si avverte un forte odore di gas.

GENOVA; CHIUSA STAZIONE FERROVIARIA BRIGNOLE - Ferrovie dello Stato, su richiesta della Prefettura di Genova, ha chiuso la stazione allagata di Genova Brignole. I viaggiatori che si trovavano nella stazione sono stati trasferiti con un treno speciale alla stazione di Genova Principe da dove potranno proseguire i loro viaggi. Tutte le linee sono aperte, anche se si registrano ritardi e limitazioni. Il tratto tra Brignole e Quarto, chiuso alle 12.50, é stato riaperto cinquanta minuti dopo su un solo binario.

GENOVA; PROTEZIONE CIVILE, DOMANI SCUOLE CHIUSE - Scuole chiuse domani a Genova. Lo comunica il Comitato di Protezione civile del Comune, riunito i seduta permanente al 10° piano del Matitone. Il provvedimento riguarda le scuole di ogni ordine e grado.

GENOVA; PROTEZIONE CIVILE, SALIRE A PIANI ALTI CASE - Il Comitato di Protezione civile del Comune di Genova, riunito in seduta permanente, raccomanda ai cittadini "di salire ai piani alti" delle abitazioni per fuggire alla furia dell'alluvione che sta colpendo il capoluogo ligure.


AUTOSTRADE, SCONSIGLIATO VIAGGIARE VERSO GENOVA - Autostrade per l'Italia sconsiglia di mettersi in viaggio verso la Liguria e, in particolare verso Genova. E' quanto afferma la società in una nota. Intanto, è stato riaperto, intorno alle 14:50 il tratto dell' A12 Genova-Sestri Levante compreso tra l'allacciamento con l'A7 e Genova Nervi in entrambe le direzioni. Era stato chiuso per allagamenti a causa delle forti precipitazioni che stanno interessando il Nord-Ovest del Paese. Inoltre, sempre nell'area genovese, si segnala la chiusura in A7 della stazione di Ronco Scrivia, sia in entrata sia in uscita verso Milano e in A12 della stazione di Genova Est in uscita in entrambe le direzioni.

GABRIELLI, IMPATTO PIOGGIA NON CESSERA' A BREVE - L'impatto della nuova pioggia in Lunigiana "non cesserà a breve". Lo ha detto Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione Civile, a margine di un convegno a Firenze sull'alluvione del 1966. "La situazione - ha spiegato - è quella purtroppo prevista: una pioggia battente che andrà sempre più a insistere nelle prossime ore, tant'é che in alcune realtà noi cominciamo a prevedere situazioni di maggiore criticità tra le 6 e le 12 ore. Andremo a verificare l'impatto, che però non sarà un impatto che cesserà a breve. Nessuno ha la palla di vetro, quello a che sarà la risposta del territorio la scopriremo nelle prossime ore". Secondo Gabrielli "da un punto di vista dell'intensità i modelli davano una particolare intensità sulla Liguria centrale e di Ponente, e il Piemonte. I modelli erano molto più attenuati sulla Liguria di Levante, ma la criticità è elevata anche da quella parte, perché stiamo parlando di un territorio particolarmente violato".

LUNIGIANA: PIOGGIA LEGGERA, MA PRONTI A EMERGENZA - Prime piogge, ma leggere, nelle ultime ore in Lunigiana dove tutto è pronto per fronteggiare la nuova ondata di maltempo che potrebbe abbattersi sulla zona già colpita dall'alluvione del 25 ottobre. Le piogge, secondo le previsioni meteo, potrebbero intensificarsi tra il pomeriggio e la sera di oggi e durare per l'intera giornata di domani. L'unità di crisi che da Aulla segue l'evolversi della situazione è attiva 24 ore su 24 e si lavora anche alla messa in sicurezza di quanto è stato fatto finore per il ripristino di emergenza di alcune strade. Pronto anche un sistema di collegamento con ponti radio tra i comuni della zona nel caso si verificasse un black out nelle comunicazioni come accaduto dieci giorni fa.

ALLAGATO QUARTIERE FOCE - Il quartiere Foce di Genova, quello che si trova nella parte bassa della città dove scorre il torrente Bisagno, è allagato. A centinaia i negozi inondati dall'acqua, a decine gli interventi dei vigili del fuoco per soccorrere persone in difficoltà. A Genova è emergenza piena

CHIUSA AUTOSTRADA A12 TRA A7 E NERVI - Il nubifragio che si sta abbattendo da metà mattina su Genova e dintorni ha costretto Autostrade per l'Italia a chiudere il tratto dell'A12 Genova-Sestri Levante, tra l'allacciamento con l'A7 e Genova Nervi, in direzione di Livorno, e in direzione opposta tra Genova Est e Genova Nervi. Per il traffico proveniente da Genova e diretto verso Sud, consiglia Autostrade per l'Italia, si consiglia come alternativa di percorrere l'A7 in direzione Nord, prendere l'A21 verso Piacenza e immettersi in A1 verso Sud. Agli utenti provenienti da Sud e diretti verso Genova si consiglia il percorso inverso (A1, A21, A7). Autostrade per l'Italia invita inoltre gli automobilisti a mantenersi costantemente informati sulle condizioni di viabilità e prestare massima attenzione alla guida rispettando i limiti di velocità e garantendo un'adeguata distanza di sicurezza.

REGIONE INVITA A NON USARE AUTO - "Bisogna che si eviti di andare vicino ai ponti o ai torrenti, di dormire ai primi piani e in zone che possono essere facilmente inondabili". E' l'appello dell'assessore alla Protezione civile della Regione Liguria, Renata Briano, che invita i cittadini "a mettersi sicurezza, in caso di pericolo, andando verso l'alto" e di "evitare il più possibile di girare con la macchina, se non per motivi di stretta necessità"

DOMENICA A RISCHIO GENOA-INTER - A causa del violento nubifragio che si é abbattuto sulla Liguria ed in particolare su Genova in queste ore, "al 90 per cento Genoa-Inter non si giocherà": lo ha detto ai microfoni di Radio Sportiva l'assessore allo sport di Genova, Stefano Anzalone. "La situazione è grave - ha detto - Abbiamo chiuso tutti gli impianti sportivi della città, compreso il Luigi Ferraris, per tutelare la salute di coloro che lavorano negli impianti. Domani in serata decideremo se domenica alle 12,30 si potrà giocare".

Brescia, shock: seppellisce vivo il suo cane. Denunciato


DESENZANO- Di solito si dice che il cane sia il migliore amico dell’uomo, ma per questo cucciolo chi lo sarà? Purtroppo molto spesso vengono maltrattati, abbandonati per strada e avvelenati, come successo tempo fa in provincia di Lecce. Qualcosa di davvero terribile, per non parlare dell’ultima notizia che circola da ieri sul web: a Desenzano (Brescia), un padrone ha persino sepolto vivo il proprio cane.

Avete capito bene. Cosa mai avrà fatto questo povero cucciolo? Perché affidarlo a un destino così atroce? Stando a quanto pervenuto sembra che l’amico a 4 zampe sia rimasto sepolto per circa 40 ore sotto mezzo metro di laterizi.

Poi, un passante ha sentito i suoi guaiti e ha avvisato la polizia, che scavando tra i laterizi ha trovato l’animale agonizzante di razza bretone di colore bianco e rossiccio, con entrambi gli occhi coperti da una benda. Si chiama Jerry. Subito un’altra pattuglia di vigili ha portato dell’acqua, visto che era fortemente disidratato. Il cane è poi stato affidato alle cure dei veterinari dell'Asl. Fortunatamente, ora come ora, non è in pericolo di vita.

Nel frattempo sono partite le indagini per rintracciare il padrone. Ebbene poco dopo la polizia è riuscita a trovarlo. Si tratta di un danese che non ha esitato a confessare il fatto. L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali (artt. 544 ter e 727 del C.P.)

«Un fatto di una gravità inaudita che purtroppo conferma come, nonostante i passi avanti compiuti dal nostro Paese in materia di tutela e protezione degli animali, continuino a sussistere pericolose sacche di inciviltà, di ignoranza, di intollerabile crudeltà», ha detto il presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi.

Ed è proprio vero. Dinanzi a questi episodi non si può rimanere di certo indifferenti. Sarà pur vero che oggi si devono affrontare problemi, crisi e quant’altro, ma è altrettanto vero che gli amici a 4 zampe sono degli essere viventi come noi. Non possono essere maltrattanti e gettati via come spazzatura, bisogna solo amarli e curarli, non chiedono nient’altro.

Yara, individuato un Dna sospetto Potrebbe essere un parente dell'assassino


Ci sono corrispondenze con le tracce trovate sugli slip, ma gli inquirenti restano cauti

A quasi un anno dalla scomparsa di Yara Gambirasio potrebbe finalmente essere vicino a una svolta il caso della tredicenne di Brembate di Sopra. C’è infatti un profilo di dna – o forse più di uno – che presenta punti di contatti definiti "interessanti" con le tracce genetiche trovate sugli slip della ragazzina, che secondo gli investigatori sono quelle dell’assassino. Ciò significa che la Procura di Bergamo potrebbe essere in possesso del Dna di un parente del killer, anche se gli inquirenti sono cauti e non vogliono sbilanciarsi.
L’indiscrezione è stata data venerdì sera dalla trasmissione "Quarto Grad"’, in onda su Rete 4, dove l’inviato, citando "fonti autorevoli e qualificate", ha sostenuto che l’assassino "potrebbe avere le ore contate". "Non c’è ancora la certezza di un arresto imminente – ha proseguito il giornalista – ma per la prima volta dopo mesi, nell'ambiente investigativo si respira finalmente un'aria di forte ottimismo". "Al momento – ha aggiunto – non è dato sapere se gli investigatori abbiano già identificato il sospetto o i sospetti assassini di Yara. È certo, però, che questa clamorosa svolta nelle indagini è frutto dell'enorme lavoro di comparazione tra il Dna dell’assassino prelevato sugli slip di Yara e i profili biologici prelevati dalla popolazione".

A partire dal 26 febbraio, giorno del ritrovamento del corpo della ragazzina, le forze dell’ordine hanno prelevato circa quattromila profili genetici. Aggrappati a quell’unico, determinante indizio trovato sugli slip e i pantaloni di Yara, gli inquirenti hanno sottoposto al tampone salivario tutte le persone che avevano un legame col mondo della tredicenne. Amici, parenti, frequentatori della palestra del paese, i compagni di scuola, i muratori del cantiere di Mapello, senza trascurare nemmeno coloro i cellulari dei quali sono stati intercettati nella zona tra Brembate e Chignolo d’Isola la notte del 26 novembre 2011, quando la ragazzina venne rapita. Contemporaneamente i carabinieri del Ris di Parma e la polizia scientifica si sono adoperati per comparare i campioni prelevati con quelli ritrovati sul corpo della vittima. "Non è stato individuato – ha spiegato un investigatore a Bergamo News – il soggetto che ha lasciato tracce sui vestiti di Yara, ma ci sono delle somiglianze tra profili genetici che in alcuni casi potrebbero corrispondere a rapporti di parentela".

BRIGNANO ATTACCA LA CASTA A 'LE IENE'.


ROMA - Brignano attacca la casta e spopola non solo in tv, con il pubblico delle Iene che applaudiva convinto, ma anche sul web, dato che il video del suo monologo è cliccatissimo in Rete e condiviso da centinaia di utenti su Facebook. L'attore romano si rivolge agli onorevoli: "Mentre gli italiani tra un po’ finiranno di raccattare gli ultimi avanzi nel cassonetto dell’umido, i nostri onorevoli deputati, nei prossimi tre anni prenderanno lo stesso identico, scandaloso stipendio che hanno preso finora! Ma dico, cari onorevoli, non vi fate un po' di schifo da soli?". Brignano ha ricordato i soldi spesi per i vari “rimborsi” in favore dei politici e i privilegi della casta. Il monologo è andato ieri in onda a Le Iene show, condotta quest’anno da Ilary Blasi e dalla nuova coppia formata dai due attori, Luca Argentero ed Enrico Brignano.

Grande Fratello 12: aspirante concorrente si dà fuoco perché scartato


A poche ore dall’inizio del Grande Fratello 12, Emilio Perrella, conosciuto come Lo Stallone di Cercola, si è dato fuoco davanti agli studi di Cinecittà per essere stato scartato dalla produzione. In realtà, l’uomo, tra i volti più amati di televisioni locali campane e ricordato per la sua partecipazione a Tamarreide, sarebbe stato vittima di un raggiro.

L’aspirante gieffino si sarebbe affidato ad una fantomatica raccomandazione speciale da parte di un alto dirigente Mediaset, risultato (secondo le prime indagini) morto. Una presa in giro che avrebbe scatenato l’arrabbiatura dell’uomo tanto da indurlo a cospargersi di benzina per farla finita. Per fortuna, l’intervento immediato dei presenti ha evitato il peggio. Lo Stallone se l’è cavata con qualche ustione, curabile in pochi giorni.

Uccise ragazzino per sigaretta Pena dimezzata in Appello


L'assassino di Giorgino, il quindicenne accoltellato a un giardino nel gennaio 2010, ha avuto un forte sconto di pena dai giudici della Corte d'Appello. Alla lettura della sentenza la madre, Elena Ignat, è scoppiata in lacrime: "Non è stata fatta giustizia"

Sedici anni e due mesi di reclusione, quasi la metà rispetto ai 30 del giudizio di primo grado: è la condanna inflitta dalla Corte d'assise d'appello di Torino a Catalin Jitaru, romeno di 27 anni, per l'omicidio di Gheorghe Munteanu detto Giorgino, il giovane romeno di 15 anni ucciso a coltellate dopo avere negato una sigaretta in un giardinetto di Torino il 30 gennaio 2010.

Nella sentenza, la Corte ha riconosciuto all'imputato, incensurato al momento del fatto, le attenuanti generiche, che sono state considerate equivalenti rispetto all'aggravante dei futili motivi contestata dal procuratore generale Antonio Riccomagno, che aveva chiesto la conferma della pena a 30 anni di reclusione per concorso in omicidio volontario.

Il fratello di Catalin Jitaru, Cosmin, oggi di 18 anni ma minorenne al tempo del fatto, era stato condannato in appello con sentenza già passata in giudicato a 12 anni di reclusione. Alla lettura del dispositivo hanno assistito genitori, parenti e amici del ragazzo. La madre, Elena Ignat, è scoppiata in lacrime per la delusione. "Non è stata fatta giustizia", ha detto.

Cassano sarà operato al cuore "Rientro fra qualche mese"


Il comunicato ufficiale del Milan: "Sofferenza cerebrale su base ischemica. Identificata la causa nella presenza di un forame ovale pervio cardiaco interatriale". A giorni l'intervento. Galliani: "Ti teniamo il posto, gli ho detto"
"Antonio Cassano ha manifestato una sofferenza cerebrale su base ischemica". E' quanto ha comunicato il Milan sul sito ufficiale, precisando che il calciatore verrà sottoposto nei prossimi giorni a un piccolo intervento di cardiochirurgia interventistica (chiusura del forame ovale). Ecco minuto per minuto la giornata di oggi.

ore 17.50 — "Forza Cassano! I wish you all the best amico...". Questo il messaggio che, tramite Twitter, il trequartista dell'Inter, Wesley Sneijder, ha inviato all'attaccante del Milan, Antonio Cassano.

ORE 16.50 — Il presidente della Figc, Giancarlo Abete: "La cosa più importante è la sua pronta e completa guarigione poi quando sarà sarà. A noi interessa che Antonio stia bene, lo seguiremo e manterremo un costante contatto con il club e faremo ciò che va fatto in primis nell'interesse e nella tutela di Antonio: la salute viene prima di tutto, il resto va in coda. L'ho trovato bene, gli ho portato l'abbraccio e il saluto mio della Federazione e della Nazionale, l'ho trovato bene e mi sembra importante che sia stato individuato il suo problema medico. Cassano è in buone mani, l'assistenza che gli è stata fornita dal Milan è stata eccezionale".

ore 16.42 — "La salute delle persone è fondamentale e primaria, il resto viene in coda". Così il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha risposto ai giornalisti che gli domandavano quante speranze ci siano che Antonio Cassano sia pronto per gli Europei.

ore 16.32 — "Ho voluto portare la vicinanza mia e della mia famiglia all'uomo Cassano prima che al giocatore". È quanto ha detto Barbara Berlusconi, subito dopo aver fatto visita ad Antonio Cassano in ospedale. "È una persona buona e dalla grande umanità. Suscita simpatia negli italiani perché è un uomo che ha il coraggio di essere sempre se stesso. Sono certa che Antonio, grazie alla sua grande forza di volontà, ce la farà a recuperare al più presto. Noi - ha concluso - lo aspettiamo di nuovo in campo".

ORE 16.15 — Antonio Cassano sarà operato in tempi brevi, perché si vuole scongiurare il pericolo che si ripeta la patologia che ha causato il problema, e l'intervento potrebbe esserci domani o al più tardi nella giornata di venerdì.

ORE 16.00 — E' tornato l'a.d. del Milan, Adriano Galliani, al Policlinico che ha accompagnato il presidente della Figc, Giancarlo Abete, in visita al calciatore rossonero.

ore 15.35 — Al Policlinico è arrivato anche Massimiliano Allegri, allenatore del Milan.

ore 15.30 — Barbara Berlusconi ha avuto un colloquio privato con Cassano di mezzora circa; una visita di coretsia molto gradita dal giocatore. "L'ho trovato bene" ha affermato Barbara uscendo dall'ospedale.

ore 15 — In visita a Cassano c'è anche Barbara Berlusconi. Prima di fare il suo ingresso nella struttura ospedaliera, alla domanda se portava ad Antonio anche i nsaluti del padre Silvio, ha sorriso e annuito.

ore 13.45 — Adriano Galliani appare sollevato dopo il comunicato ufficiale e si concede volentieri ai giornalisti all'uscita dal Policlinico. "Le condizioni di Antonio sono buone, il ragazzo sta bene, ma io non sono un medico: il comunicato dice tutto - afferma l'a.d. rossonero -. Questo problema cardiaco sarà risolto chirurgicamente e poi fra qualche mese dovrà essere la Federcalcio a dargli l'idoneità. Ero molto, molto preoccupato. La sia carriera non è a rischio. I medici dicono che avrà bisogno di alcuni mesi, non tanto per guarire ma per seguire la prassi. Non voglio anticipare niente ma presumibilmente fra 4, 5 o 6 mesi dovrebbe sicuramente riavere l'idoneità per giocare. Antonio scherza come al solito, gli manca il calcio, mi ha detto che è dispiaciuto perché stava facendo benissimo, gli ho risposto di stare tranquillo: il posto glielo teniamo".


Con Ibra. Reuters13.30 — Questo l'atteso comunicato pubblicato sul sito rossonero: "AC Milan, in base ai rapporti medici del Policlinico di Milano, comunica che Antonio Cassano ha manifestato una sofferenza cerebrale su base ischemica. Gli esami strumentali e neuroradiologici hanno richiesto 72 ore per il loro svolgimento ed hanno evidenziato la sofferenza di un'area cerebrale circoscritta che non ha determinato deficit neurologici persistenti. La causa è stata identificata nella presenza di un forame ovale pervio cardiaco interatriale, evidenziabile solo con sofisticati esami specialistici. La tempestività della terapia instaurata ha permesso un rapido recupero e miglioramento delle condizioni cliniche che sono buone. Il calciatore verrà sottoposto nei prossimi giorni a un piccolo intervento di cardiologia interventistica (chiusura del forame ovale), i tempi di recupero per il ritorno all'attività agonistica saranno meglio definiti dopo l'intervento, ma verosimilmente saranno di qualche mese. AC Milan ringrazia sentitamente le strutture del Policlinico di Milano per quanto stanno facendo con grande tempestività e professionalità".

13.15 — La moglie di Antonio Cassano, Carolina Marcialis, è arrivata al Policlinico di Milano dove il fantasista rossonero è ricoverato da sabato sera.

12.20 — "Un saluto e un abbraccio affettuoso al mio amico e compagno di Nazionale Antonio Cassano". Così Alberto Gilardino, dalle pagine del suo sito personale, fa il suo in bocca al lupo all'attaccante rossonero. "Curati e riposati...Tanto tornerai a farci sorridere molto presto" conclude Gilardino.

12.12 — L'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, è arrivato al Policlinico. Galliani è sceso dall'auto e si è infilato nel padiglione limitandosi a un saluto nei confronti dei giornalisti. Ieri sera, prima del match con il Bate, il dirigente rossonero aveva espresso il suo ottimismo sulle condizioni di FantAntonio.

ore 12.05 — E' durata 45 minuti la visita di Ibra a Cassano. L'attaccante del Milan ha lasciato il Policlinico milanese in auto, evitando di entrare in contatto con i giornalisti.

ore 11.50 — Anche Ilary Blasi, moglie di Francesco Totti, ha fatto visita ad Antonio. La show girl, occhiali da sole, giacca chiara, leggings bianchi e stivali, si è allontanata con un'amica a bordo di una Cinquecento senza rilasciare alcuna dichiarazione.

ore 11.20 — Reduce dal gol di Minsk, anche Zlatan Ibrahimovic, accompagnato dal suo procuratore Mino Raiola, sta facendo visita al compagno di squadra Cassano. Ibra è entrato da un ingresso secondario del padiglione Monteggia in auto senza rilasciare dichiarazioni. Ci sono stati momenti di tensione all'arrivo dello svedese perché, su indicazione della sicurezza del Milan, l'ufficio stampa del Policlinico ha allontanato i fotografi e operatori in malo modo minacciando di chiamare le forze dell'ordine.

ore 11.15 — Carlo Regalia, ex direttore generale del Bari ai tempi dell'esordio del talento pugliese: "L'ho visto crescere - ha affermato a Calciomercato.It -; la notizia mi ha sconvolto anche perché nella sua carriera non ha mai avuto infortuni seri. Mi sono preoccupato, ma l'evoluzione della situazione mi fa essere ottimista. Adesso la cosa importante è la sua salute e gli auguro che tutto si risolva per il meglio. Poi, se dovesse tornare anche a giocare sarebbe il massimo. Gli sono molto vicino".


Antonio Cassano è nato a Bari il 12 luglio 1982. Apore11 — C'è molta attesa davanti al "Padiglione Monteggia" dove è ricoverato Cassano. Numerosi i tifosi, oltre a giornalisti e operatori tv, in attesa del comunicato ufficiale.

ore 10 — Stefano Eranio all'uscita dal Policlinico ha confermato l'ottimismo di Adriano Galliani. "Antonio l'ho trovato benissimo. Tutto normale. E' molto sereno e ciò è importante. E' il solito Antonio che ride e scherza; un po' di preoccupazione c'è, è normale che ci sia. Ma ho trovato un ragazzo sorridente. Abbiano parlato della partita di Minsk. Era rammaricato per le occasioni perse, ma era contento perché il Milan ha passato il turno. Insomma, ho trovato un clima sereno".

ore 9 — Massimo Ambrosini, rientrato con la squadra questa notte dalla trasferta di Minsk, è stato il primo rossonero a varcare la soglia del Policlinico questa mattina. Il capitano del Milan è stato preceduto dal medico sociale Rodolfo Tavana, dal team manager Vittorio Mentana e dal responsabile della comunicazione Giuseppe Sapienza. Tra le prime visite anche quella dell'ex giocatore del Milan, Stefano Eranio.

ORE 8,20 — Gli accertamenti proseguono anche oggi e i risultati saranno poi valutati dal capo dello staff medico rossonero, Rodolfo Tavana (anche lui in Bielorussia per la partita di Champions) e da Nereo Bresolin, primario di Neurologia del Policlinico, che stabiliranno come procedere nei prossimi giorni, forse dopo ulteriori esami in altre strutture mediche. Voci, non confermate, ipotizzano che il calciatore possa essere presto sottoposto a un intervento chirurgico, come del resto aveva anticipato ieri il premier Silvio Berlusconi che, in una telefonata all'amico Aldo Biscardi, aveva spiegato che Cassano soffre di un problema di natura cardiologica. Una frase che conferma le indiscrezioni che identificherebbero il problema in un'anomalia cardiaca piuttosto diffusa e non grave, la Pfo (Forame ovale pervio, un foro nel setto che separa i due atri del cuore che si individua solo con esami specifici) che può scatenare episodi di ischemia cerebrale.

BELEN RODRIGUEZ INCINTA,CORONA: "IO PAPÀ A LUGLIO"


MILANO - Prima era soltanto una voce di corridio, adesso è ufficiale: Belen Rodriguez aspetta un bambino. A dare la notizia è Fabrizio Corona sul settimanale Oggi. Il bambino dovrebbe nascere tra giugno e luglio del prossimo anno. I primi sospetta erano arrivati quando la showgirl argentina era stata avvistata con Corona all'ospedale Fatebenefratelli, dove si era recata per un malore. In realtà i disturbi erano proprio dati dal principio della gravidanza, che arriva a pennello per spegnere definitavemente lo scandalo del video hard.

Amanda mascherata per Halloween Il padre di Meredith: insensibile


PERUGIA - Halloween quattro anni dopo: di Meredith Kercher, uccisa a Perugia il primo novembre del 2007, si ricordano alcune foto con la maschera da vampiro, durante i festeggiamenti della notte delle streghe la sera prima di morire ed oggi, a meno di un mese dalla propria scarcerazione e nel giorno dell'anniversario della morte di Mez, Amanda Knox è apparsa in alcune fotografie, mascherata per la festa di Halloween nelle strade di Seattle: il padre di Meredith, John, parlando con il quotidiano britannico Mirror, definisce questo atteggiamento «insensibile».

Le foto di Amanda sono state pubblicate sul sito Usa di gossip Tmz. Amanda è stata vista - e fotografata - mentre passeggiava lungo Maynard Avenue nel quartiere cinese di Seattle, con un cappello e la faccia dipinta con dei baffi arricciati: ad alcuni ha ricordato un'immagine da ladra, alla Arsenio Lupin.

La Knox è ritratta dal sito di gossip americano (che pubblica le foto in esclusiva) con in mano borse di cibo e dolci: prima per strada poi, dalla finestra, mentre si trova in una casa dove è in corso una festa.

Amanda sorride, in compagnia di alcuni amici. Interpellato dal Daily Mirror, John Kercher definisce «insensibile» il comportamento della giovane americana, «in particolare considerando che è il quarto anniversario della morte» di Mez. «L'anniversario - ha aggiunto - è ovviamente un momento molto difficile per la nostra famiglia e immagini come questa non aiutano».

Ha invece trascorso la giornata in famiglia Raffaele Sollecito, oggi nell'anniversario dell'omicidio di Meredith Kercher. «Stiamo commemorando i nostri defunti, conservando nel cuore il ricordo della tragica morte della povera Meredith» ha detto il padre, Francesco Sollecito.

«Ogni anniversario della morte di Meredith Kercher - per il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali - ripropone più acuto il ricordo di questa ragazza e riaccende il dolore per la sua morte, che il tempo non attenua. Mez - ha detto il sindaco - fa parte della memoria condivisa di Perugia. Oggi, alla vigilia di quel drammatico giorno, il nostro pensiero va prima di tutto a lei, poi alla sua famiglia, a tutte le persone che più da vicino hanno sofferto per la sua fine».

Meredith Kercher venne uccisa la sera del primo novembre in una villetta in via della Pergola, a ridosso del centro di Perugia. Il suo corpo fu trovato il giorno dopo in camera, con una profonda ferita al collo. Per il suo omicidio, Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati condannati in primo grado e assolti in appello. Entrambi scarcerati lo scorso 3 ottobre dopo quasi quattro anni in cella, la Knox è tornata negli Usa mentre Sollecito vive con la famiglia a Bisceglie dove cerca di tenersi lontano dai riflettori. In carcere per la morte di Mez si trova invece Rudy Guede condannato definitivamente a 16 anni di reclusione.

'Un gelato? 30 euro se sei parlamentare'


Singolare iniziativa «anticasta» di una gelateria nel quartiere Monti. Il titolare: «Segnale per i politici che non si rendono conto del costo della vita»

ROMA - Angelo Di Massimo, 26 anni ha lanciato lunedì nella sua gelateria in via dell'Angeletto, a Monti, quella che definisce un'iniziativa semplice ma efficace. «Per deputati e senatori il gelato costa 30 euro» come recita il cartello che appare sulla porta.

UN SEGNALE - «È importante questa iniziativa -dice Di Massimo- perchè è un segnale. I politici hanno difficoltá a relazionarsi con la vita che facciamo noi tutti i giorni e questo è un modo per dargliene un esempio».

ESEMPIO DI NAPOLI - Angelo ha preso ispirazione dalla iniziativa di un pizzaiolo del centro di Napoli che ha deciso di far pagare agli onorevoli la pizza a 100 euro. «L'ho visto al telegiornale -continua Di Massimo- e ho pensato di farlo anche io». L'iniziativa ha suscitato grande interesse tra i clienti e i commercianti della zona che alla vista del cartello sono entrati a congratularsi in tanti con il gestore, incitandolo ad andare avanti.

«FATE LO STESSO» - «Colgo l'occasione per invitare i miei colleghi commercianti a fare altrettanto perchè questo è un gesto semplice che però dá fastidio e dunque può essere utile più di una manifestazione in piazza con migliaia di persone».

Arrivano in Italia le protesi al seno a misura variabile


Dopo l'intervento è possibile aumentarne il volume fino al 30%

Un seno a 'volume regolabile'. Un 'sogno' per molte donne, oggi possibile grazie a delle nuove protesi provenienti dagli Usa e che permettono, una volta impiantate, di aumentare il volume del seno nell'arco di 6 mesi-1 anno dall'intervento a piu' riprese.

Sbarcate da poco in Italia già rappresentano un nuovo trend, soprattutto tra le giovanissime. Ma non mancano i rischi e gli esperti lanciano un monito: "No agli eccessi". "In Pratica - spiega Giulio Basoccu, chirurgo estetico e primario della Divisione di Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva dell'Istituto Neurotraumatologico Italiano (Ini) - si tratta un nuovo tipo di protesi collegate ad una valvola che si inserisce sottopelle e dalla quale è possibile, dopo l'intervento di impianto, iniettare soluzione fisiologica nel nucleo della protesi stessa, ingrandendola a più riprese nell'arco dei 6 mesi-1 anno dopo l'intervento.

Queste protesi consentono così di aumentare il volume del seno fino al 30% in più rispetto allo stato iniziale. E una volta sfilata la valvola, la protesi diventa definitiva". In realtà, tali protesi sono nate per un uso prettamente terapeutico, essendo destinate a quelle donne che per particolari problemi necessitano di protesi appunto 'regolabili' nel volume per un certo arco di tempo per recuperare, ad esempio, una piena simmetria dei seni dopo un tumore o un'asportazione della mammella. Negli Usa però, afferma Basoccu, "le nuove protesi si stanno usando sempre di più anche solo per fini estetici e questo è un grande rischio: non ci si può infatti rivolgere al chirurgo per 'comprare' una taglia in più o per un capriccio, ma vanno sempre valutati i rischi di un intervento".

Il vero pericolo, secondo gli esperti, è infatti rappresentato dalla tendenza all'eccesso che spinge molte donne a desiderare un seno sempre più grande, senza considerare che un volume eccessivo può determinare anche problemi alla salute. Il punto, rileva Basoccu, è che "la possibilità di modificare il volume del proprio seno dopo un intervento per poter ottenere la grandezza giusta senza tornare in sala operatoria piace molto alle pazienti, e sapere di poter correggere un qualcosa che potrebbe non soddisfare completamente rende l'approccio alla chirurgia estetica meno preoccupante".

Ed infatti, da un sondaggio su 300 pazienti che hanno aumentato le dimensioni del seno è emerso che una su due non è soddisfatta delle dimensioni ottenute dopo l'intervento, e avrebbe voluto un seno ancora più grande almeno di una taglia. Insomma, l'idea di poter aumentare il volume del seno a piacimento e a più riprese senza dover tornare sotto il bisturi piace a sempre più donne anche in Italia. Tanto che, afferma Basoccu, "la richiesta di protesi al seno regolabili a fini estetici è in grande aumento". Ma l'invito è alla prudenza: "Queste protesi sono sicure - afferma Basoccu - ma vanno utilizzate se c'é un'indicazione precisa". Sicuramente, conclude il chirurgo, "non per un 'capriccio' o per assecondare la smania, immotivata, di un seno sempre più grande".
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